martedì 28 dicembre 2010

Sydney to Hobart: salgono a undici i ritiri


27.12.10 - Come da previsioni, le imbarcazioni iscritte alla 66esima edizione della Rolex Sydney to Hobart nella notte passata hanno dovuto affrontare una burrasca con venti fino a 40 nodi e onde anche di cinque metri. Intanto sono saliti a 11 i ritiri. I maxi che si trovavano già nello Stretto di Bass, tra l’Australia e la Tasmania, hanno navigato in condizioni ancora peggiori, con onde sui 4-5 metri. Ancora in regata l'Amel 54 OneLife di Alberto Biffignandi, unico yacht italiano iscritto. Il noto fotografo Carlo Borlenghi, che ha sorvolato gli yacht durante la burrasca, ha riferito di aver visto barche con tre mani di terzaroli alla randa, fiocchi da tempesta o anche senza vele. “In dieci anni di copertura di questa regata non avevo mai visto condizioni proibitive come quelle di oggi".

Alle 11 di stamani ora italiana Wild Oats XI, il maxi di 100 piedi di Bob Oatley, è sempre in testa alla flotta a 266 miglia dal traguardo. Il navigatore Ian Burns ha commentato: “E’ stata veramente durissima. Difficile rallentare la barca per tenerla tutta d’un pezzo per non cadere nell’incavo delle onde. Abbiamo ridotto tela al massimo e prendiamo un’onda alla volta, concentrandoci sul momento. Arriveremo quando arriveremo.” Secondo Investec Loyal e terzo Ichi Ban. Ritirati ieri: Sydney 38 Swish rottura della radio, il 90 piedi YuuZoo per problemi strutturali e rigging oltre allo strappo di una headsail, R/P47 Shamrock rottura del timone, Volvo 60 Southern Excellence per problemi rigging, TP52 Wot Eva per problemi al motore, Brindabella per la randa strappata, DK46 Exile per la rottura della ruota del timone, Peterson 44 Bacardi per disalberamento, Alchemy III per danni al boma, Scarlet Runner per danni alle vele. Un membro dell’equipaggio di Dodo si è rotto un braccio e l’imbarcazione si sta dirigendo verso terra.

Nessun commento: