venerdì 2 aprile 2010

Vela - MINI 6,50 - Diario di Bordo - Arcipelago 650... buona la prima!


Giovedi 01 Aprile 2010 - Avete letto i moti di invidia espressi sul Forum nei confronti dei partecipanti all'Arci? Vi posso assicurare che erano assolutamente giustificati!Non navigo da tre mesi, ma raramente ho assistito ad un connubio così felice come quello tra le bellezze naturali dolcissime del Golfo di Talamone, l'efficienza e la cortesia del Circolo organizzatore e la splendida tecnicità del percorso da fiaba dell'Arci.Veramente da antologia e crediamo che sarebbe un crimine non rendere permanente una simile meraviglia.
Anche il meteo ha fatto di tutto per non rendere la gara monotone e scialba. Il SW 5 della partenza ha consentito a tutti di esprimersi secondo i dettami della propria classe e delle proprie ambizioni.Rande piene o con una mano, Spi in testa o frazionati, sparati al girar di boa o con qualche tentennamento... ce n'è stato per tutti e tutti hanno comunque visto scorrere le prime 50 miglia di gara tra una planata e l'altra.
Purtroppo gli ultimi hanno sempre torto ed il previsto, vigoroso NW notturno dai primi del gruppo è stato gustato dopo Capraia, già con andatura al traverso, mentre chi chiudeva a vario titolo il plotone ha dovuto sudarsi il doppiaggio dopo una dura bolina, contro 25 nodi stabili e mare corto.
L'avvicinarsi all'Elba e la piatta che ne è conseguita hanno dato un pò di recupero ai velisti che per 24 ore non avevano staccato un'attimo il piede dall'acceleratore.Il sollievo era destinato a svanire presto e la difficile modulazione dello slalom tra le ultime isole dell'Arcipelago, rimetteva tutti alla frusta.Montecristo, il Giglio, Giannutri, l'Argentario... sono scenari da cartolina ma che sollecitano il velista con variazioni di forza ed intensità di vento e moto ondoso tali da non consentire alcun calo di concentrazione, ed anche stavolta è stato così.
Andrea Caracci è partito nella scomoda situazione di dover vincere ad ogni costo. Coadiuvato dall'altro "Finisher" 2009, Andrea Rossi, è riuscito a non perdere il filo di un discorso che le piatte stavano rendendo un pelo più complicato del previsto, vincendo con buon margine.
Ci pare netta la maturazione di Andrea Iacopini...Lo ricordiamo ritirato alla SMS 2009 per rottura della stecca e fermo definitivamente in Spagna durante la qualifica.Ora, con l'aiuto di Tommaso Stella, ha portato il suo Te Salt del '95 a vertici di prestazioni veramente rimarchevoli, mettendo spesso nel mirino perfino 431. Chi bene comincia...
Il duello tra i Serie è stato a livelli stellari.Pendibene e Gesi hanno rinnovato i duelli del 2009 al GPI ed alla SMS, scegliendosi compagni di livello altissimo.Andrea si è aggiudicato la gara scegliendo come co-skipper nientemeno che il suo allenatore al centro di allenamento de La Grand Motte e Simone l'ha sparata ancora più grossa imbarcando Giancarlo Pedote, l'indimenticato quarto della recente Transat.Crediamo che spettacolo migliore non si sarebbe potuto vedere ed il viareggino ha dimostrato di avere ben metabolizzato il duro periodo di allenamento invernale nel Leone.
Ed allora i nomi sono sempre gli stessi? ...Neppure per sogno!
Crediamo che il dato più confortante di questa ragata di debutto stagionale sia l'entrata in scena di nuovi armatori, tra cui alcuni veramente giovanissimi.Sono così tante le novità che, veramente, scrivendone dettagliatamente siamo sicuri che faremmo torto a qualcuno.
Peschiamo così a caso, sicuri che nel prosieguo della stagione tutti troveranno il loro spazio.Come non citare Luca Riccobon che ha portato, con 2 amici, il suo Didi Dix da Trieste a Talamone? E finalmente un modello nuovo di Mini che non si inchioda ai soliti stereotipi!
Ricordate quel ragazzino di 20 anni, Michele Zambelli, che ha seguito la Transat su Max Havelaar? Ora Zamagna gli ha affidato il suo glorioso Proto ed il maledetto disalberamento di cui sono stati protagonisti speriamo che non gli infici troppo i programmi...
Suo coetaneo è Giacomo Sabbatini, che pare intenzionato a seguire le orme di Pendibene, portando il suo Ginto in quel del CEM a la Grand Motte... se il buongiorno si vede dal mattino!
Naturalmente non sono state tutte rose!Sette ritirati costituiscono un buona fetta dei partenti e fanno riflettere sul fatto che, comunque, stiamo parlando di uno sport estremo.
La sfortuna, la mancanza di allenamento o qualche superficialità nella preparazione ci hanno messo lo zampino... ma crediamo che la lezione sia stata salutare per tutti ed ognuno ne riceverà i giusti spunti per continuare con più consapevolezza nel proprio percorso oppure (ed è il mio caso) per arrestarsi appena prima di varcare il limite del baratro con un mezzo non all'altezza.
(da www.classemini.it di S.Paltrinieri)

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